lunes, 26 de agosto de 2013

ELEMENTI DI CIVILTÀ


ELEMENTI DI CIVILTÀ
____________________________________________________________

      
Pier Paolo Pasolini Scrittore e regista                     Anna Magnani in “Mamma Roma”  di Pier Paolo                        Pasolini, 1962

   
F. Fellini: “Fellini – Satyricon”                                      Vittoriio De Sica  in “Il Generale Della Rovere”



IL CINEMA ITALIANO
                Dopo il Rinascimento, cioè dopo Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Galileo, la cultura italiana forse non ha parlato molto al mondo.
Pittori, letterati, filosofi, poeti, scienziati, architetti, non hanno avuto, nei secoli successivi, tranne alcune eccezioni, pari rilievo e prestigio.
                Per la musica, certo, il discorso è diverso: Vivaldi, Verdi, Puccini, Bellini, Monteverdi sono conosciuti anche dove non arriva la fama di personaggi quali Vico o Foscolo fino a Leopardi o Manzoni.
                La cultura italiana è tornata a parlare, senza complessi di inferiorità, all’Europa e al mondo, è tornata a farsi ascoltare, seguire e imitare, proprio con il CINEMA.
                                          Anna Magnani in “Bellissima”  di Luchino Visconti, 1951
               
Vittorio  De Sica “Sciuscià”, 1946
Nel secondo dopoguerra il cinema italiano fa il giro del mondo: prima con la grande lezioine dei maestri del “Neorealismo” Rossellini, De Sica, poi con il cinema geniale ed innovatore di Antonioni, Pasolini, Visconti, Petri, Fellini.
                L’Italia è sicuramente uno dei paesi che ha saputo usare ed innalzare a dignità di arte vera questa nuova lingua universale, con maggiore intelligenza e creatività.
Nessuno scrittore o poeta italiano contemporaneo può dire di avere fama internazionale quanto i nostri registri cinematografici.
In tutto il mondo milioni e milioni di persone hanno partecipato intensamente, hanno portato negli occhi e nel cuore le sequenze di  “Ladri di biciclette”, una storia amara di gente povera: “Roma città aperta”, un  grande affresco sulla solidarietà umana;  “La  strada”, l’amore straordinario e totale di una donna per un uomo rude e a suo modo generoso; “Sciuscià”, la giornata di un bambino che vince fame, solitudine e morte tra gli orrori della guerra; “Il generale Della Rovere”, cioè come ricuperare con un atto di eroismo, tanti momenti di debolezza e vigliaccheria; “La dolce vita”, immagine di una Roma borghese, superficiale e crudele.

Anita Eckberg in “La dolce vita”
                I volti di Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Giulietta Masina, Anna Magnani, Vittorio Gasmann hanno coperto i muri di tutte le città del mondo.
                Anche in tempi più recenti il cinema italiano è vivo e vitale e continua la sua tradizione di impegno morale, di cultura, di denuncia sociale con registi quali Rosi, Bertolucci, Wertmuller, Risi, i fratelli Taviani ed altri numerosissimi.

No hay comentarios.:

Publicar un comentario